martedì 16 agosto 2011

I media parlano di noi

Questo post non vuole essere autocelebrativo, ma semplicemente dare testimonianza di quanto anche una storia semplice come la nostra possa attirare l'attenzione dei media e di come viene raccontata.
Sono usciti due articoli.

Il primo su L'Eco di Bergamo, poco dopo la nostra partenza...


il secondo su Club 3 - Vivere in Armonia...




Bisogna dire che siamo stati intervistati da Raffaele Avagliano, che è un giornalista già molto sensibile alla tematica e che sa ascoltare, quindi siamo partiti avvantaggiati. Poi per adattarlo al target dei lettori delle due testate (generici, non fricchettoni, cattolici) ha certamente usato parole che noi non avremmo usato. Ma va bene così! è bello sentirsi raccontare da altri.
Poi la redazione della rivista in alcuni punti ha cambiato il nome di Greta in Gaia... ma non formalizziamoci!

Invece nel nostro girovagare abbiamo subito incontrato Luca Deravignone. Ce ne stavamo partendo da Rays e lui arrivava con il suo camperino, presentandosi come fotografo che sta facendo "un video documentario e reportage fotografico su esperienze di autosufficienza e di vita all’insegna del viver sano e nel rispetto della natura presenti in Italia". Poi ci siamo rincontrati alla RIVE, poi da Saviana e infine dalla coppia conosciuta alla RIVE e così... ci ha intervistati come "famiglia tipo" che lascia la città per cambiare stile di vita e andare verso una realtà di quelle documentate nel video.
Quindi pare che nel video "Al ritmo della terra - Storie di ordinaria autosufficienza" ci saremo anche noi. Ecco il trailer:




Bello vero? Lo si può anche sostenere qui.


6 commenti:

  1. ciao, mi chiamo daniele, che dire... coraggio, incoscenza, paura, futuro, figlie, potrei andare avanti con altre parole. questo è quello che scaturisce dai miei pensieri leggendo quà e la nel vostro blog. ho letto un articolo su un giornale lontano dal mio pensiero, per ingannare l'attesa in uno studio medico. ed ecco quà, delle persone che hanno fatto il salto. come state? qualche tempo l'avrei fatto anch'io senza indugiare ma oggi con una prole già "avanti" mi spaventa... forse ho perso la fiducia nel domani... riuscite a ridarmene un pò? oppure è una fuga per distruggere le certezze che la società ci impone? a presto.
    stumtruppen@gmail.com

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  2. Ciao Daniele.
    Per ora, a due mesi dalla partenza, stiamo molto bene e siamo felici. Certamente scegliere di fare un cambiamento piuttosto radicale nella propria vita quando i figli sono più grandi, vanno a scuola, hanno le loro amicizie, è più difficile e capiamo le tue paure. Il nostro percorso è partito da lontano, con molta gradualità e tanti passi che andavano nella direzione che oggi abbiamo scelto. Erano già sei anni che sognavamo un modo diverso di vivere ed ora ci siamo soltanto incamminati verso ciò che sognamo. Non sei il primo che ci chiede se si tratta di una fuga e ti invitiamo a leggere questo post: http://ridiventaregrandi.blogspot.com/2011/05/fuga.html
    Buone avventure!
    Valeria Nicola e Greta

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  3. FINALMENTE HO VINTO LA MIA AVVERSIONE AL COMPUTER, PERCHè LA VOGLIA DI MANDARVI UN SALUTO E SAPERE VOSTRE NOTIZIE ERA MOLTO PIù FORTE.NON SO SE SON RIUSCITA A LEGGERE TUTTO QUELLO CHE AVETE SCRITTO.
    HO SAPUTO DELL'INCONTRO CON LE FORMICHE MANGIA LEGNO, E DI COME NICOLA HA IMPARATO A RECUPERARE LE TRAVI...CHE TU E GRETA FATE LA VITA CON LA SIGNORA CON CUI CONDIVIDETE LE ATTIVITà QUOTIDIANE.
    BUON RITORNO AL BOSCO E SEGUIRò I VOSTRI AGGIORNAMENTI..
    NOI ABBIAMO PASSATO INOSTRI MOMENTI DI VACANZA TRA BRUGA E S.VIGILIO;
    IO E CELESTE TRA FRUTTA E MARMELLATE DI MELE PERE FICHI PRUGNE E MANU CON SABBIA MATTONI E CARRUCOLE SPARTANE PER TRASPORTARE IL MATERIALE.
    SIETE NEI NOSTRI PENSIERI E FATECI SAPERE SE FARETE PICCOLI RIENTRI A BG.
    UN ABBRACCIO A TUTTI E TRE!

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  4. Perchè avete deciso di fare ciò?
    Non vi sembra una scelta (per la bambina soprattutto) fuori dal comune?

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  5. Filippo Maffioletti se hai un pensiero ristretto è quasi inutile che tu cerchi di capire, io ammiro questa famiglia così, alternativa, la bambina oltretutto è piccola, piuttosto che stare nel grigiore della città è assolutamente consigliabile viaggiare ed imparare a essere cittadino del mondo, così si apprende come relazionarsi, così si impara a convivere con gli altri e non solo con se stessi, trovo che questa esperienza non possa essere che proficua, e concludo dicendo che allora la gente in tempo di guerra non avrebbe dovuto fare figli per salvaguardare la loro incolumità e per garantirgli un futuro paradossalmente, per non farli vivere nella paura, nella fame, nella malattia, nel dolore, guardacaso siamo i nipoti di quella generazione non pensì che si possa vivere anche con poco? Io ritengo di dì anche perchè se non fosse così invece che essere quasi 7 miliardi saremmo 100 milioni!!!

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  6. @Filippo Certo che è una scelta fuori dal comune! Le motivazioni sono scritte nel "chi siamo" e crediamo affiorino anche leggendo i post che scriviamo. Crediamo che la motivazione principale che ci muove sia il desiderio di essere felici, che per noi significa camminare leggeri su questa Terra, condividerla con gli esseri viventi che la abitano, assaporare l'avventura.

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